La pratica dell’Immobilità

Pubblicato da giorgiagiacomini il

Riesci mai a fermarti davvero?

Siamo esseri umani. Ma quante volte riusciamo davvero solamente ad “essere”, piuttosto che “fare umani”?

Anche quando ci sembra di fermarci, spesso la nostra mente continua a portarci alle cose che dobbiamo fare, lavoro, famiglia, relazioni. Tutto concorre a riempire ogni nostro secondo con fare qualcosa.

Conosco chi, quando si prende un giorno di vacanza non riesce a non riempirlo con qualche attività, che per quanto bella, è pur sempre un “fare”.

Ci sono momenti dell’anno, come ad esempio il periodo che va da Yule a Imbolc, e momenti nel nostro ciclo energetico in cui praticare l’immobilità può essere davvero di grande aiuto. 

Soprattutto quando ti senti affaticata/o, prova a prenderti del tempo per fermarti, semplicemente.

Ci sono diversi gradi di immobilità, su diversi campi. Potresti sentire di aver bisogno di immobilità solo nel campo del lavoro, e non delle relazioni, o viceversa, in certi momenti potresti sentire il solo bisogno di solitudine.

Prova ad allenare questa pratica dandoti il permesso di non fare assolutamente niente. Sii semplicemente Essere Umano.

Nella mia vita dedico almeno un giorno al mese all’Immobilità. Di solito lo faccio nella mia fase premestruale, o mestruale, soprattutto durante i mesi invernali! Lo metto proprio in agenda, come spazio e tempo vuoto. Mi organizzo in modo che quel giorno sarò libera da qualunque impegno lavorativo, familiare e relazionale.

A volte capita che non riesco a ritagliarmi un giorno intero, allora riservo almeno qualche ora a questo tempo di Vuoto Sacro.

Cosa faccio di preciso?

Innanzi tutto limito al minimo i contatti con il mondo esterno, silenzio il telefonino, ascolto i miei bisogni primari, come ad esempio dormire! Spesso faccio in modo di avere cibo pronto, preparato il giorno prima o decido di portarmi a mangiare fuori, o prendo del take away.

Poi inauguro questo tempo con il non fare assolutamente nulla. Almeno una mezzora di fila di assoluto, meraviglioso, Nulla!

Mi piazzo comoda sul divano, o sul terrazzo, o sulla spiaggia o un prato, se il tempo lo permette e sto… Esisto. Lascio fluire i pensieri, come se fossero nuvole, dando il permesso a me stessa di non pensare assolutamente a niente, e contemplare semplicemente il mio essere Viva!

Che ne dici, vuoi provarci anche tu? 

All’inizio può non essere facile, potrebbe esserti d’aiuto ascoltare il tuo respiro, concentrarti sull’aria che entra e che esce dal corpo. Ogni volta che si affaccia un pensiero visualizzalo come una nuvola che spinta da un vento fresco passa e se ne va…

Non preoccuparti, non puoi perdere nulla di importante in questo momento. Qualunque cosa, se importante tornerà alla mente quando avrai finito la tua pratica di Immobilità!

Quando hai finito di contemplare il semplice fatto di esistere puoi lentamente iniziare a muovere il corpo.

Per aiutarti nella pratica dell’Immobilità puoi anche sperimentare la Meravigliosa Arte del Girarti i Pollici!!!

No, non mi sono completamente rincoglionita!

Prova a sperimentare per un tempo relativamente breve, come 5/10 minuti di seguito dei movimenti semplici ma continuativi, come, appunto, girarsi i pollici, concentrandoti solo su quel movimento, continuando a non pensare a nulla.

Poi gradualmente muovi il resto del corpo continuando a tenere la consapevolezza solo sui tuoi movimenti. Puoi iniziare anche a massaggiarti, ad accarezzarti, sperimentando il piacere essenziale di avere un corpo ed esistere.

Nella mia Giornata di Immobilità faccio questa pratica diverse volte, ogni volta che mi va. Mi godo la noia, e la stasi, riuscendo poi ad acquisire quello sguardo placido e calmo, nell’osservare il mondo frenetico attorno a me.

Quando non faccio la pratica dell’Immobilità lascio fluire la mia Sacra Giornata dell’Immobilità, coccolando il mio corpo e i miei sensi (sì, in TUTTI i sensi!), ascoltando musica, passeggiando in natura, leggendo (letture di piacere non di studio, ovviamente), scrivendo le ispirazioni random che mi vengono in questo spazio di Vuoto Sacro, cantando, dipingendo, utilizzando le carte divinatorie… Tutto molto lentamente, e concedendomi anche lo sfizio di interrompere qualunque cosa in qualunque momento, e fermarmi di nuovo.

Evito di guardare film o serie tv, o di utilizzare internet o cellulare, perché sono attività che riempiono troppo la mia mente di suoni, immagini e parole, mentre in questo tempo sento il bisogno di svuotarla il più possibile, e cerco di inserire eventualmente uno stimolo sensoriale alla volta, quindi se leggo, mi godo sullo stimolo delle parole ed evito altri stimoli come ad esempio la musica, se ascolto musica invece non leggo o non dipingo…

I benefici di concedersi giornate come queste sono enormi!

Nel Vuoto è la nostra vera Essenza, siamo per la maggior parte spazio vuoto fra particelle in movimento. L’Universo e tutta la realtà esistente è per la maggior parte fatta di Vuoto. Immenso, incommensurabile, infinito Vuoto.

Senti anche tu un pò di vertigini pensandoci, vero?

Da quel Vuoto ogni cosa esiste, quel Vuoto contiene ogni possibilità, e l’immergersi nel Vuoto Sacro ti riallinea, ti permette di calmare la tua mente, e vedere più chiaramente le possibilità della tua vita, riguardo ogni scelta ed ambito.

Dopo esserti immers/o in questo Vuoto Sacro, ti ricordi Chi Sei, puoi riuscire a connetterti quindi con il tuo Desiderio Profondo, con il tuo Fuoco.

Dopo questa Immobilità che ti concedi inoltre, riuscirai ad avere più chiarezza per organizzare al meglio il resto del tuo tempo, riuscendo più facilmente a dare le giuste priorità a quello che ti coinvolge!

Che aspetti quindi, controlla nel tuo Calendario Lunatico il momento più adatto per programmare il tuo Tempo di Immobilità e sperimentane subito la bellezza e le difficoltà di concedere a Te, semplicemente di Essere…

Se te lo sei perso, scarica subito il tuo Calendario Lunatico 2019 cliccando qui:


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